Beatrice
Edizione semi diplomatica 
 
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VNM  [c. 48v]

[c. 48va] tanto dolore intorno al-cor m-asenbra |
la-dolorosa mente/ | ch-io dico anima
mia che-non ten-uai. | Che-li tormenti
che tu porterai. | nel secolo che t-e-gia tanto
noioso/ | mi-fa pensoso di-paura forte |
[6]  ond-io chiamo la-morte | come soaue
et-dolce mio riposo | et dico ueni a-me
con-tanto amore | che sono astioso di
chiunque more. |
[7]  §Et si racoglie ne-li miei suspiri/ | un
sono di-pietate/ | che-ua chiamando
morte tuttauia. | a-llei si-uolsero tut
ti li-mie disiri/ | quando la donna **
mia/ | fu giunta dalla sua crudelitade. |
[8]  Per che-l piace(re) de-la sua beltade | parten
dosi de-la-uostra ueduta | deuenne spi
rital belleçça grande | che per-lo-cielo span
de | luce d-amore che-li-angeli saluta. | et
lo-intellecto loro tanto sottile | facie
marauigliare si-u-e gentile. |
[Capitolo 23]  [1] In-quello giorno nel-quale si-co(m)pia
l-anno/ che-questa donna era fatta
de-li cittadini di-uita eterna. io mi se
dea im-parte nella quale ricordando
mi di-lei disegnaua uno angelo sopra
certe taulecte. et-mentre io lo designa
ua uolsi li-occhi et-uidi lungo me huo
mini a-li-quali si-conuenia di fare
honore/ et-riguardauano quello che io
facea. [2] et secondo che-mi fue detto poi
elli erano stati gia alquanto anzi che
io-me-ne acorgesse. quando li uidi
mi-leuai et salutando loro dissi altri
era teste meco [lacuna]. [3] Onde partiti costoro ri
tornaimi a-la-mia opera cioe del-designare
figure d-angeli. et faciendo cioe mi uen
ne uno pensero di-dire parole quasi
per-annouale et scriuere a costoro li quali
erano uenuti a-me. et dissi allora questo
sonetto lo-qual comincia. Era uenuta.
lo-quale a due cominciamenti. et-pero lo
dividero secondo l-uno et secondo l-altro.
[4] dico che-secondo lo-primo. questo sonecto a-tre
[c. 48vb] parti. Nella prima dico che-questa donna
era gia nella-mia memoria. Ne-la-secon
da dico quello che-amore pero-mi facea.
Nella terça dico de-li-effecti d-amore. La
seconda comincia quiui. Amor che.
La-terça quiui. Piangendo usciuan
fori. [5] Questa parte si divide in due.
Ne-la-prima dico che-tutti li-miei suspi(ri)
usciuan parlando. Ne-la-seconda dico
che-alquanti diceano certe parole diverse
da-li-altri. La seconda quomincia qui.
Ma-quelli. [6] per questo medesimo modo
si-divide secondo l-altro cominciamento.
saluo che-ne-la-prima parte dico quando
questa donna era cosi uenuta ne-la
mia memoria. et cio-non-dico nell-altro
primo cominciamento.

[7]  ERa uenuta ne-la-mente mia. |
la-gentil donna che-per-lo-suo ualore. |
Fu posta de-l-altissimo signore |
nel cielo de-l-ulmitate ou-e maria. |

[8] Secondo cominciamento.
ERa uenuta ne-la-mente mia. |
quella donna gentil cui piange amore. |
Entro -n quel punto che-lo-suo ualore |
ue-trasse a-reguardare quel ch-io facea. |
[9]  Amor che-nella mente la sentia |
s-era sueglato nel destructo core. |
E dicea a suspiri andate fore |
per che chiascun dolente se-partia. |
[10]  Piangendo usciuan fori del-mio pecto/ |
con-una uoce che-souente mena |
le lagrime dolliosi a-li-occhi tristi. |
[11]  Ma-quelli che-n-usciuan fori con-magior pena/ |
uenian dicendo oi-nobile intelletto |
oggi fa l-anno che nel cielo salisti. |
[Capitolo 24]  [1] §Poi per-alquanto tempo con-cio-fosse co
sa che-io-fosse in-parte ne-la quale mi
ricordaua del passato tempo molto
staua pensoso et-con-dolorosi pensamen
menti tanto che-mi faceano pare(re) di
fuori una uista di-terribile sbigotimento.
[2] onde-io accorgendomi del-mio traua




Università degli Studi di Pavia
Dipartimento di Scienza della Letteratura e dell'Arte Medievale e Moderna
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