Beatrice
Edizione semi diplomatica 
 
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VNM  [c. 36r]

[c. 36ra] meo core in-mano et-ne-le-braccia auea. |
madonna inuolta in un-drappo dormendo |
Poi la-ueglaua e-d-esto core ardendo. |
lei pauentosa humilmente pascea |
apresso gire lo-ne uedea piangendo. |
[24] Questo sonecto si divide in-due parti.
che ne-la-prima parte saluto e-dom
ando risponsione. ne-la seconda se
nifico a-che si-dee rispondere. la-secon
da parte comincia quiui. Gia erano **
[Capitolo 2]  [1] §A-questo sonetto fu risposto da-mol
ti e-diverse sententie. tra-quali fu ris
ponditore quelli a-cui Io chiamo primo
de-li miei amici. e-disse allora uno
sonecto lo-quale comincia. Vedisti
al-mio pare(re) omni-ualore. E-questo
fu-quasi lo principio de-l-amista tra
lui et-me. quando elli seppe che io
era quelli che li auea cio mandato **
[2] Lo-uerace iuditio de-lo-decto songno
non fu ueduto alora per alcuno. ma
ora e-magnifestissimo a-li-piu sen
plici. [3] Da-questa uisione innanzi
comincio lo-mio spirito naturale
ad-essere inpedito ne-la-sua operatione.
pero che-l-anima era tucta data nel pen
sare di-questa gintillissima. Onde
io divenni in-piccolo te(m)po poi di-si
fragile et-debole condictone che a-mo
lti amici pesaua de-la-mia uista. et
molti pieni d-inuidia gia si procac
ciauano di-sape(re) di-me quello che
io uolea del-tucto celare ad-altri **
[4] Et io acorgendomi del-maluagio
domandare che mi faceano per-la-uo
lontade d-amore lo-quale mi coman
daua secondo lo-consiglio de-la-ragio
ne rispondea loro che amore era quelli
che cosi m-auea gouernato. dicia d-a
more pero che io portaua nel uiso tante
de-le sue insegne che questo non si
potea ricoprire. [5] E-quando mi-doman
dauano per-chui t-a chusi distructo
[c. 36rb] questo amore et-io soridendo li-guar
daua et-nulla dicea loro. [6] Vno gior
no auenne che questa gentilis
sima sedea in-parte oue s-udi
vano parole de la-regina de-la
gloria et io era in-luogo dal-qua
le uedia la-mia beatitudine. Et
nel meçço di-lei et-di-me per-la-ritta
linea sedea una gentile donna
di molto piaceuole aspecto la qua
le mi-miraua spesse uolte ma
rauilliandosi del-mio guardare
che parea che sopra lei termenasse.
[7] Onde molti s-acorsero de-lo suo mi
rare. et-in tanto ui fue posto mente
che partendomi da-questo luogo
mi sentio dice(re) apresso me. Vedi
come cotale donna distrugge la
persona di-costui et-nominandola
eo intesi che dicea di-colei che-me
zo era stata ne-la-linea recta che
mouea de-la gintelissima Beatrice
et terminaua nelli-ochi miei. [8] Allora
mi-confortai molto assicurando
mi che lo mio secreto non-era comu
nicato lo-giorno altrui per-mi uis
ta et-mantenente pensai di-fare
di-questa gentile donna schermo
de la-ueritade. et-tanto mi-mostrai
in poco di-tempo che lo mio secreto
fue creduto sapere da-le pi^u^-persone
che di-me ragionauano. [9] Con
questa donna mi celay alquanti
anni et-mesi. et-per piu fare credente
altrui feci per-lei certe cosecte per-rima
le-quali non-e-mio intendimento
de-scriue(re) qui se-none in-quanto
facessero a-tractare di-quella
gentilissima Beatrice. Et pero
le lasciro tucte saluo che alcuna
cosa ne-scriuero che-pare che sia
loda di-lei. [10] dico che in-questo
tempo che questa donna era scer




Università degli Studi di Pavia
Dipartimento di Scienza della Letteratura e dell'Arte Medievale e Moderna
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