Beatrice
Edizione semi diplomatica 
 
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VNM  [c. 50r]

[c. 50ra] lo-mio desiderio si-uolge tucto uerso lei.
Nella seconda dico come l-anima ci
oe la-ragione dice-al-core cioe a-l-apetito.
Nella terça dico com-e li-responde. La
seconda parte comincia quiui. L-a
nima dice. La-terça quiui. Ei-le ris
ponde**

[8]  GEntile pensero che parla di-uoi/ |
sen-uene a-dimorare meco souente. |
E-ragiona d-amor si-dolcemente |
che-face con sentir lo-cor in lui. |
[9]  L-anima dice al-core chi-e costui/ |
che-u(en)e a-consolar la-nostra mente. |
Et e-la-sua u(er)tu tanto possente/ |
ch-altro penser non lascia star con-nui. |
[10]  Ei-le-responde oi anima pensosa |
questi e-un spiritel nouo d-amore |
che-recha inanzi me-li suoi disiri. |
E-la sua uita e-tucto-l suo ualore |
mosse de-li-occhi di-quella pietosa |
che-si turbaua de-nostri martiri. |
[Capitolo 28]  [1] Contra questo aduersario de-la ragio
ne si-leuo un die quasi nell-ora de-la
nona una forte ymaginatione in
me che-mi parue uedere questa glorio
sa Beatrice con quelle uestimenta
sanguigne co-le-quali aparue prima
a-li ochi miei. et pareami giouane
in-simile etade in-quale prima la
uidi. [2] Allora cominciai a-pensare di
lei et-ricordandomi di-lei secondo l-or
dine del-tempo passato lo-mio core
cominciai a-pente(re) de-lo desiderio a cui
si-uilmente s-auea lasciato possedere
alquanti die sanza la constanzia
di-la ragione. et-discacciato questo
cotale maluagio desiderio si-riuolse
ro tutti li-miei pensamenti a-la-loro
gentilissima Beatrice. [3] et dico che-d-a
lora innanzi cominciai a-pensare
di-lei si-con-tutto lo-uergognoso core
che li suspiri manifestauano cio
molte uolte. pero che quasi tutti diciano
[c. 50rb] nel-loro uscire quello che nel core se
ragionaua cioe lo-nome di-quella
gentilissima e-come-se-partio da-noi
et-molte auenia che tanto dolore a
uea in-se alcuno pensero che-io-dimen
ticaua-lui et la-dou-io era. [4] Per questo ra
cendimento de-suspiri si raccese lo
solenato lagrimare in guisa che li
miei occhi pareano due cose che de
siderassero pur di piange(re). et spesso
auenia per-lo-lungo continuare del
pianto dintorno loro si facea uno
colore purpureo lo-quale sole appa
rire per-alcuno martirio ch-altri ri
ceuea. [5] onde appare che per la loro
uanitate fuoro degnamente gui
derdonati si che d-alora innanzi non
potero mirare persona che-li-guardasse
si che loro potesse trarre a-simile inten
dimento. [6] Onde io uolendo che co
tale desiderio maluagio et-uana ten
tatione paresse destructo si-che alcu
no dubio no-potessero induce(re) le
rimate parole che io auea decte di
nanzi. propuosi di fare uno-sonecto
ne-lo-quale io conprendessi la sentenza
di-questa ragione et dissi allora **
Lasso per força di-molti suspiri. et
dissi lasso in quanto mi uergogna
ua di-cio che-li miei occhi aueano co
si uanegiato. [7] Questo sonetto non
divido pero ch-e assai magnifesta la
sua ragione.

[8]  LAsso per-força di molti suspiri/ |
che nascon de-penseri che son nel-core. |
li-occhi son-uinti e-non anno ualore/ |
di-riguardar persona che li-miri. |
[9]  Et facti sono che paion due disiri |
di-lagrimare et-di-mostrar dolore. |
Et spesse uolte piangon si-ch-amore |
li-ncerchia di-corona et-di-martiri. |
[10]  Questi penseri et-li-sospir ch-io gitto |
diventano nel-cor si-angosciosi/ |




Università degli Studi di Pavia
Dipartimento di Scienza della Letteratura e dell'Arte Medievale e Moderna
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