VNM [c. 37v]
[c. 37va] mi-chiamasse et-dicessimi queste parole Io uengno da-quella donna la-quale e stata tua lunga difesa et so che lo suo reuenire non sara e-pero quello cuore che-io te-facea auere a-llei io lo metto et-portolo a-donna la quale sara tua defensione come questa e ra nominolami si-che io la-conobbi bene.
[6] Ma-tutta uia di-queste parole che tec-o ragionate se-alcuna cosa ne dicessi dille nel-modo che per-loro non si dicernessi lo-simulato amore che tu ai mostrato a-questa et-che-ti-conuerra mostrare ad-altri
[7] et-dette queste paro le disparue questa mia ymaginatione tutta subitamente per-la grandissima parte che-mi parue che amore mi desse di-se. E-quasi cambiato nella uista mia caualcai quel giorno pensoso molto acompagnato de-molti sos piri.
[8] Apresso lo-giorno cominciai di cio questo sonecto. lo-quale comincia. Caualcando.
[9]
CAualcando l-altrieri per-uno camino/ |
pensoso de-l-andare che-mi-sgradia. |
trouai amore in-meçço de-la-uia/ |
in habito legiero de-peregrino. |
[10]
Ne-la-sembianza mi-parea mischino |
come auesse perduta segnoria. |
Et sospirando pensoso uenia/ |
per non uede(re) la-gente a-capo-chino. |
[11]
Quando mi uide mi-chiamo per-nome |
e-disse io-uegno di lontana parte. |
oue era lo-tuo core per-mio uolere. |
Et recolo a-seruire nouo piace(re) |
[12]
alora presi de-lui si-grande parte |
ch-elli disparue et-non m-acorsi come. |
[13] §Questo sonecto a-tre parti. ne-la-prima parte dico si-come io-trouai amore et-quale mi parea. ne-la seconda dico quello ch-elli mi-disse auegna che non compiutamente per-tema ch-auea di-discourire lo-mio secreto ne-la terça
[c. 37vb] dico come elli mi-disparue. La-secon da comincia quiui. Quando mi uide. La-terça quiui. alora presi.
[Capitolo 5]
[1] §Apresso la-mia ritornata mi-mise a cercare di-questa donna che lo mio se gnore m-auea nominata ne-lo-cami no de-li sospiri. Et accio che-lo-mio par lare sia piu breue dico che-im-poco tempo la-fece mia difesa tanto che troppa gente ne-ragionaua oltre li termini de-la cortesia onde molte fiate mi pessaua duramente
[2] Et per questa cagione cioe di-questa souerchieuole boce che-parea che-mi infamasse ui tiosamente. quella gentilissima la quale fue distrugitrice di-tucti li uizi et-regina de-le uirtudi passando per alcuna parte mi nego lo suo dolcis simo salutare ne-lo quale staua tutta la-mia beatitudine
[3] E uscien do alquanto del-proposito presente uollio dare a-intendere quello che lo-suo salutare in-me uirtuosamente operaua.
[4] Dico che quand-ella apparia da-parte alcuna per-la speranza de-la mirabile sa lute nullo nemico mi-remanea anzi mi-giugnea una fiamma di-ca ritade la-quale mi-facea perdonare a-chiunque m-auesse offeso et-chi-allora m-auesse ademandato di-cosa alcu na la-mia risponsione sarebbe stata solamente amore con uiso uestito d-umi^l^ita.
[5] Et quando ella fosse al quanto propinqua al-salutare uno spirito d-amore distrugendo tucti gli-altri spiriti sentiui pingea fore li-deboletti spiriti del-uiso et-dice loro andate ad-onorare la-donna uostra ed-elli si-remaneano nel-luogo loro. et-chi auesse uoluto conoscere amore fare lo-potea mirando lo-tremare de-li-occhi miei.
[6] Et quando questa gentilissima salute salutaua non
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