Beatrice
Edizione semi diplomatica 
 
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VNMa  [c. 46r]

ochi gentili e dolorosi pianti |
chome lo-uostro qualora dauanti |
uedeui la-mia labbia dolente |
si-che per uoi mi-uien-cose alla-mente |
ch-io temo forte non lo-cor si-schiante |
[5]  Io non-posso tener gli-ochi distretti |
che non riguardin uoi spesse fiate |
pel-desiderio del-pianger ch-egli-anno |
e uoi crescesti si lor uolontate |
che della-uoglia si-consuman tutti |
ma lacrimar dinanzi a-uoi non sanno |
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[Capitolo 26] 
[6]  L-amaro lacrimar che uoi faceste |
o ochi miei cosi lunga stagione |
facean marauigliar l-altre persone |
della pietate chome uoi uedeste |
[7]  ora mi-par che uoi l-obliereste |
s-io fussi dal-mio lato si fellone |
ch-io non-uen-disturbassi ogni cagione |
membrandoui colei cui uoi piangeste |
[8]  La-uostra uanita mi-fa pensare |
e spauentami si ch-io temo forte |
del-uiso d-una donna che-ui-mira |
uoi non-douresti mai se-non per-morte |




Università degli Studi di Pavia
Dipartimento di Scienza della Letteratura e dell'Arte Medievale e Moderna
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