Beatrice
Edizione semi diplomatica 
 
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VNTo  [c. 33v]

[19]  Con-dolce sono quando se con-lui? | comincia este parole? | appresso che aura
chesta pietate? | madonna quegli che mi manda ad-uoi? | quando ui-pi
accia uuole? | se-egli a scusa che-lla m-intendiate? | Amore
e qui che-per-uostra biltate? | lo face come uuol uista cangiare? | dun
que per che-gli fece altra guardare? | pensatel uoi da-che non muto -l core? |
[20]  Dille madonna lo-suo core e-stato? | con si fermata fede? | ch-a-uoi seruir
l-a -pronto ogni pensiero? | tosto fu uostro et mai non s-e smagato? | se ella
non ti crede? | di che domandi amor se-egli-e uero? | Et alla fine falle
humil preghiero? | lo perdonare se-lle fosse ad-noia? | che-mmi-coman
di per messo ch-io moia? | et uedrassi ubidir ben seruidore? |
[21]  Et di-a-colui ch-e d-ogni pieta chiaue? | auanti che sdonnei? | che le sa
pra contar mia ragion bona? | per gratia della mia nota soaue? | ri
man tu qui con-lei? | et-del tu seruo cio che-uuoi ragiona? | Et s-ella per tuo
priego li perdona? | fa che gli-adnunti un bel sembiante pace? | [22]  gentil
ballata mia quando ti-piace? | moui in quel punto che-tu n-agi honore;  |
[23] § Ballata. et c. (etera) questa ballata si-divide in
tre parti. nella-prima dico a-llei oue ella
uada et-confortola pero che-uada piu sicura et
dico nella cui compagnia si-metta se
uuole sicuramente andare et sença peri
colo alcuno nella seconda dico quello che-a-l
lei s-appartiene di-fare. nella .iij. la-licen
tio del-gire quando uuole raccomandando
lo suo mouimento nelle braccia della
sua fortuna. la .ij. parte comincia quiui
con dolce sono la .iij. quiui gentil ballata.
[24] Potrebbe gia l-uomo opporre contro ad me/ et-dire che non sapesse
ad cui fosse il mio parlare. in seconda persona pero che la-ballata non e
altro che queste parole che-io parlo / et pero dico che-questo dubbio
io lo-ntendo soluere et dichiarare in questo libello/ ancora in
parte piu dubbiosa et allora intenda qui chi qui dubita
chi qui uolesse opporre in questo modo.
[Capitolo 6]  [1] Appresso di-questa sopra scripta uisione auendo gia dette
le parole che-amore m-auea i(n) poste a-dire m-incominciaro
no molti et-diversi pensamenti a combattere et a-tentare/ ciascu
no quasi indifensibilemente/ tra-lli quali pensamenti quatro
m-ingombrauano piu il-riposo della uita. [2] L-uno delli quali
era questo. Buona e la singnoria d-amore/ pero che-trae lo-n
tendimento del-suo fedele da-tutte le rie cose. [3] L-altro era que
sto. Non e-buona la-signoria d-amore pero che quanto il suo
fedele piu fede gli porta tanto piu graui et-dolorosi puncti
gli conuiene passare. [4] L-altro era questo. Lo nome d-amore
e si dolce ad udire che impossibile mi pare che-lla sua propria opera
tione sia nelle piu cose altro che dolce/ con cio sia cosa che-lli
nomi seguitino le-nominate cose si-come e scripto. Nomina sunt
consequentia rerum. [5] Lo quarto era questo. La donna per-chui a
more ti-stringe cosi/ non e come l-altre donne che legieramente




Università degli Studi di Pavia
Dipartimento di Scienza della Letteratura e dell'Arte Medievale e Moderna
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