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si muoua del-suo cuore.
[6] Et ciascuno mi-combattea tanto che-mi facea stare quasi come-colui che-non-sa per quale uia pigli il-suo camino/ che uuole andare et non sa onde si-uada. Et se-io pensaua di-uolere cercare una comune uia di-costoro/ cioe la oue tutti s-accordas sero/ questa era molto inimica uerso me/ cioe di-chiamare et di-mettermi nelle-braccia della pieta.
[7] Et in questo stato dimoran do mi giunse uolonta di scriuere parole rimate/ et-dissine allo ra questo sonetto/ il quale comincia. Tutti li miei pensieri.
[8]
TVtti li-miei pensier parlan d-amore |
et-anno in lor si-gran uarietate? |
ch-altro mi fa uoler sua podestate? |
altro folle ragiona il-suo ualore? |
altro sperando m-aporta dolçore? |
altro pianger mi-fa spesse fiate? |
et sol s-accordano in-chieder pietate? |
tremando di-paura ch-e nel-core? |
[9]
Ond-io non-so da-qual ma tera prenda? |
et uorrei dire et non so ch-io mi-dicha? |
cosi mi-truouo in amorosa errança? |
Et se-con-tutti uo fare accordança? |
conue nemi chiamar la-mia nemica? |
madonna la pieta che-mmi-difenda; |
[10] § Tutti li-miei. et-c. (etera) questo sonecto in .iiij. parti si-puo dividere .nella-prima dico et-soppongo che-tutti li-miei pensie ri sono d-amore. nella .ij. dico che-sono diversi et narro la-loro diversita ne la-terça dico in che tutti pare che-s-accor dino. nella .iiij. dico che-uolendo dire d-amore non-so da-quale parte pigli ma teria et se-la-uoglio pigliare da-tutti con uiene che-io chiami la-mia inimica madonna la-pietaet-dico madonna qua si per isdegnoso modo di-parlare. la .ij. parte comincia quiui et-anno in loro la .iij. quiui et-sol s-accordano. la iiij quiui ond-io non-so;
[Capitolo 7]
[1] Appresso la-battaglia delli diversi pensieri aduenne che que sta gentilissima uenne in parte oue molte donne gentili erano adunate. alla-quale parte io fui condotto per-amica per sona credendosi fare ad me gran-piacere/ in quanto mi me naua la oue tante donne mostrauano le-loro belleçe.
[2] On de-io quasi non sappiendo ad che io fossi menato. et fidandomi nella persona la-quale uno suo amico alle-stremitadi della-ui ta condotto auea dissi a-llui perche-semo noi uenuti ad queste donne/ Allora quegli mi-disse per fare si che elle siano degna mente seruite.
[3] et-il-uero e che adunate quiui erano alla com pagnia d-una gentile donna che-disposata era il-giorno. et pero secondo l-usança della sopra detta citta conuenia che le fa cessero compagnia nel primo sedere alla-mensa/ che facea nella magione del suo nouello sposo. si che-io credendomi fare pi acere di-questo amico propuosi di-stare al seruigio delle donne/ ne-la sua compagnia.
[4] et nel fine del-mio proponimento mi parue sentire uno mirabile tremore in cominciare nel-mio pecto/ dalla-sinistra parte et-distendersi si di-subito per tutte le-parti del mio corpo/ allora dico che-io poggiai la-mia persona simulata mente ad una pintura la-quale circundaua questa magione/
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