Beatrice
Edizione semi diplomatica 
 
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VNTo  [c. 34r]

si muoua del-suo cuore. [6] Et ciascuno mi-combattea tanto che-mi facea
stare quasi come-colui che-non-sa per quale uia pigli il-suo camino/
che uuole andare et non sa onde si-uada. Et se-io pensaua di-uolere
cercare una comune uia di-costoro/ cioe la oue tutti s-accordas
sero/ questa era molto inimica uerso me/ cioe di-chiamare et
di-mettermi nelle-braccia della pieta. [7] Et in questo stato dimoran
do mi giunse uolonta di scriuere parole rimate/ et-dissine allo
ra questo sonetto/ il quale comincia. Tutti li miei pensieri.

[8]  TVtti li-miei pensier parlan d-amore | et-anno in lor si-gran
uarietate? | ch-altro mi fa uoler sua podestate? | altro folle
ragiona il-suo ualore? | altro sperando m-aporta dolçore? | altro
pianger mi-fa spesse fiate? | et sol s-accordano in-chieder pietate? |
tremando di-paura ch-e nel-core? | [9]  Ond-io non-so da-qual ma
tera prenda? | et uorrei dire et non so ch-io mi-dicha? | cosi mi-truouo
in amorosa errança? | Et se-con-tutti uo fare accordança? | conue
nemi chiamar la-mia nemica? | madonna la pieta che-mmi-difenda;  |
[10] § Tutti li-miei. et-c. (etera) questo sonecto in
.iiij. parti si-puo dividere .nella-prima
dico et-soppongo che-tutti li-miei pensie
ri sono d-amore. nella .ij. dico che-sono
diversi et narro la-loro diversita ne
la-terça dico in che tutti pare che-s-accor
dino. nella .iiij. dico che-uolendo dire
d-amore non-so da-quale parte pigli ma
teria et se-la-uoglio pigliare da-tutti con
uiene che-io chiami la-mia inimica
madonna la-pietaet-dico madonna qua
si per isdegnoso modo di-parlare. la .ij.
parte comincia quiui et-anno in loro
la .iij. quiui et-sol s-accordano. la iiij
quiui ond-io non-so;
[Capitolo 7]  [1] Appresso la-battaglia delli diversi pensieri aduenne che que
sta gentilissima uenne in parte oue molte donne gentili
erano adunate. alla-quale parte io fui condotto per-amica per
sona credendosi fare ad me gran-piacere/ in quanto mi me
naua la oue tante donne mostrauano le-loro belleçe. [2] On
de-io quasi non sappiendo ad che io fossi menato. et fidandomi
nella persona la-quale uno suo amico alle-stremitadi della-ui
ta condotto auea dissi a-llui perche-semo noi uenuti ad queste
donne/ Allora quegli mi-disse per fare si che elle siano degna
mente seruite. [3] et-il-uero e che adunate quiui erano alla com
pagnia d-una gentile donna che-disposata era il-giorno. et
pero secondo l-usança della sopra detta citta conuenia che le fa
cessero compagnia nel primo sedere alla-mensa/ che facea nella
magione del suo nouello sposo. si che-io credendomi fare pi
acere di-questo amico propuosi di-stare al seruigio delle donne/
ne-la sua compagnia. [4] et nel fine del-mio proponimento mi parue
sentire uno mirabile tremore in cominciare nel-mio pecto/
dalla-sinistra parte et-distendersi si di-subito per tutte le-parti del
mio corpo/ allora dico che-io poggiai la-mia persona simulata
mente ad una pintura la-quale circundaua questa magione/




Università degli Studi di Pavia
Dipartimento di Scienza della Letteratura e dell'Arte Medievale e Moderna
CIBIT