VNTo [c. 34v]
et temendo non altri si-fosse accorto del-mio tremare leuai gli-occhi et mi rando le-donne uidi tra loro la-gentilissima beatrice.
[5] Allora furono si-distructi gli-miei spiriti per-la força che-amore prese ueggendosi in tan ta propinquita alla gentilissima donna/ che non ne rimasero in-uita piu che gli spiriti del-uiso/ et-ancora questi rimasero fuori degli loro strumen ti pero che-amore uolea stare nel-loro nobilissimo luogo per uedere la mirabile donna/
[6] et-aduegna che-io fossi altro che-prima molto mi dolea di-questi spiritelli che-ssi lamentauano forte et-diceano/ se questi non ci sfolgorasse cosi fuori del nostro luogo noi potremmo stare ad uedere la-marauiglia di-questa donna cosi come stanno gli-altri nostri pari.
[7] Io dico che-molte di queste donne accorgendosi de-la mia transfiguratione/ s-incominciarono ad marauigliare/ et ragionando si gabbauano di me con-questa gentilissima. onde l-amico di buona fede mi prese per la-mano et traendomi fuori della-ueduta di-queste donne mi-domando/ che-io auessi.
[8] Allora io riposato alquanto/ et re xurrexiti li morti spiriti miei/ et li-discacciati riuenuti alle loro possessioni dissi ad questo mio amico queste parole Io o tenuti li piedi in-quella parte della-uita di la dalla-quale non si puote ire** piu per intendimento di-ritornare.
[9] et partitomi da lui mi ritornai nella camera delle-lagrime nella-quale piangendo et uergognan domi fra-me stesso dicea. Se-questa donna sapesse la-mia conditio ne/ io non credo che cosi gabbasse la-mia persona ançi credo che-molta pieta le-ne-uerrebbe/
[10] Et in questo pianto stando proposi di-dire pa role nelle quali parlando a-llei significassi la-cagione del mio trasfiguramento/ et-dicessi che io so bene che ella non e saputa et che se fosse saputa io credo che pieta ne-giugnerebbe altrui. et pro posi di-dirle disiderando che uenissero per aduentura nella sua audiença et-allora dissi questo sonetto. lo-quale comincia Con-l-al
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COn l-altre donne mia uista gabbate? |
et non-pensate donna on de si-moua? |
ch-io ui-rasembri si figura noua? |
quando riguar do la-uostra biltate? |
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se-lo-sapeste non poria pietate? |
tener piu con tra me l-usata proua? |
che quando amor si-presso ad uoi mi-troua? |
prende baldança et tanta sicurtate? |
Che -l fier tra-miei spirti paurosi? |
et-quale ancide et-qual caccia di-fore? |
si-che-solo rimane ad ueder uoi? |
Onde io mi-cangio in figura d-altrui? |
ma-non-si ch-io non-senta bene allore? |
li guai de discacciati tormentosi; |
[13] § Con l-altre et-c. (etera) questo sonecto non divi do in parti pero che-lla divisione non si fa se-non per aprire la-sententia della cosa divisa onde con cio sia cosa che per-la sua ragione assai sia manifesto non a-mestiere di-divisione
[14] uero e che-tra-lle-parole oue si-manife sta la-cagione di-questo sonecto si scriuo no dubbiose parole/ cioe quando dico che amore uccide tutti li-miei spiriti et li uisiui rimagnono in uita saluo che fuori delli strumenti loro et questo dubbio e in possi bile a-soluere ad chi non fosse in simile grado fedele d-amore/ et ad coloro che-ui sono e manifesto/ cio che-soluerebbe le dubitose parole/ et pero non e bene ad me di-dichiarare cotale dubitatone/ accio che-l-mio parlare dichiarando sarebbe in darno o uero di-soperchio;
[Capitolo 8]
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