Beatrice
Edizione semi diplomatica 
 
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VNTo  [c. 41v]

conuerriesi dire quindi alcuna cosa accio che-pare al-proposito conuenir
si. Onde prima diro come ebbe luogo nella sua partita/ et po^i^ ne
assegnero alcuna ragione perche questo numero fu a-llei cotanto
amico. [4] Io dico che-secondo l-usança d-arabia-l-anima sua nobilis
sima si parti nella prima hora del-nono giorno del-mese. Et secondo
la-usança di-syria ella si parti nel nono mese dell-anno pero che il pri
mo mese e iui tisirin lo-quale ad-noi e octobre. Et secondo l-usan
ça nostra ella si-parti in quello anno della nostra inditione cioe
degli-anni domini in-cui il perfecto numero era compiuto noue uolte/
in quello centinaio nel quale in questo mondo ella fu posta et-ella
fu de-cristiani del-terçodecimo centinaio/ [5] Di-lei questa potrebbe
essere una ragione. Con-cio-sia cosa che secondo ptholomeo et
secondo la cristiana uerita noue siano li-cieli che-ssi muouono/ et secon
do comune oppinione astrologa li detti cieli adoperino qua-giu se
condo la loro habitudine insieme questo numero fu amico di lei per
dare ad intendere che-nella sua generatione tutti et noue li-mo
bili cieli perfectissimamente s-aueuano insieme. [6] Questa e una ra
gione di cio. Ma piu sottilmente pensando secondo la infallibile ue
rita questo numero fu ella medesima per similitudine dico. et cio
intendo cosi Lo-numero del tre e la-radice del noue pero che-sança
numero altro alcuno per-se medesimo fa noue si-come uedemo ma
nifestamente che tre uia tre fa noue. dunque se il tre per se medesi
mo e factore del-noue et il factore per se medesimo de-miracoli e tre
cioe padre et filio et spirito santo/ li-quali sono tre et-uno/ questa donna fu
accompagnata da-questo numero del-noue/ a-ddare ad intendere che el
la era uno noue cioe uno miracolo la cui radice cioe del miraco
lo/ e solamente la-mirabile trinita. [7] Forse ancora per piu sotti
le persona si-uedrebbe in-cio piu sottile ragione/ ma questa e quel
la che-io ne-ueggio et-che piu mi piace.
[8] POi che-lla gentilissima donna fu partita da-questo secolo rima
se tutta la-sopradecta citta quasi uedoua dispogliata da ogni
dignita Onde io ancora lagrimando in-questa desolata citta scrissi
alli principi della terra alquanto della sua conditione pigliando
quello cominciamento diyeremia. Quomodo sedet sola et-c. (etera) et-questo di
co accio che-altri non si marauigli perche-io l-abbia allegato di sopra
quasi come entrata della nuoua materia che appresso uiene




Università degli Studi di Pavia
Dipartimento di Scienza della Letteratura e dell'Arte Medievale e Moderna
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