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conuerriesi dire quindi alcuna cosa accio che-pare al-proposito conuenir si. Onde prima diro come ebbe luogo nella sua partita/ et po^ i^ ne assegnero alcuna ragione perche questo numero fu a-llei cotanto amico.
[4] Io dico che-secondo l-usança d-arabia-l-anima sua nobilis sima si parti nella prima hora del-nono giorno del-mese. Et secondo la-usança di-syria ella si parti nel nono mese dell-anno pero che il pri mo mese e iui tisirin lo-quale ad-noi e octobre. Et secondo l-usan ça nostra ella si-parti in quello anno della nostra inditione cioe degli-anni domini in-cui il perfecto numero era compiuto noue uolte/ in quello centinaio nel quale in questo mondo ella fu posta et-ella fu de-cristiani del-terçodecimo centinaio/
[5] Di-lei questa potrebbe essere una ragione. Con-cio-sia cosa che secondo ptholomeo et secondo la cristiana uerita noue siano li-cieli che-ssi muouono/ et secon do comune oppinione astrologa li detti cieli adoperino qua-giu se condo la loro habitudine insieme questo numero fu amico di lei per dare ad intendere che-nella sua generatione tutti et noue li-mo bili cieli perfectissimamente s-aueuano insieme.
[6] Questa e una ra gione di cio. Ma piu sottilmente pensando secondo la infallibile ue rita questo numero fu ella medesima per similitudine dico. et cio intendo cosi Lo-numero del tre e la-radice del noue pero che-sança numero altro alcuno per-se medesimo fa noue si-come uedemo ma nifestamente che tre uia tre fa noue. dunque se il tre per se medesi mo e factore del-noue et il factore per se medesimo de-miracoli e tre cioe padre et filio et spirito santo/ li-quali sono tre et-uno/ questa donna fu accompagnata da-questo numero del-noue/ a-ddare ad intendere che el la era uno noue cioe uno miracolo la cui radice cioe del miraco lo/ e solamente la-mirabile trinita.
[7] Forse ancora per piu sotti le persona si-uedrebbe in-cio piu sottile ragione/ ma questa e quel la che-io ne-ueggio et-che piu mi piace.
[8] POi che-lla gentilissima donna fu partita da-questo secolo rima se tutta la-sopradecta citta quasi uedoua dispogliata da ogni dignita Onde io ancora lagrimando in-questa desolata citta scrissi alli principi della terra alquanto della sua conditione pigliando quello cominciamento diyeremia. Quomodo sedet sola et-c. (etera) et-questo di co accio che-altri non si marauigli perche-io l-abbia allegato di sopra quasi come entrata della nuoua materia che appresso uiene
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