Beatrice
Edizione semi diplomatica 
 
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VNTo  [c. 43v]

uno angelo sopra-certe tauolette/ et mentre io il disegnaua uolsi gli
occhi et-uidi lungo me huomini alli-quali si-conuenia di fare honore
et riguardauano quello che-io facea/ [2] et secondo che mi fu-detto poi essi
erano stati gia-alquanto ançi che-io me ne accorgessi. Quando gli-ui
di mi leuai et salutando loro dissi Altri era teste meco/ et-percio pensa
ua [3] onde partiti costoro ritornatomi alla mia opera cio e del-disegna
>n<are/ faccendo cio mi uenne uno pensiero di-dire parole per-rima quasi
per annouale di-lei/ et scriuere ad costoro gli-quali erano uenuti ad
me/ et dissi allora questo sonetto il quale comincia. Era uenuta et-c. (etera)
lo quale a due cominciamenti L-uno e
§ Era uenuta et-c. (etera) questo sonecto a
due cominciamenti et pero si-dividera secondo
l-uno et secondo l-altro.
[4] Dico che secondo il primo
questo sonetto a tre parti. nella prima
dico che-questa donna era gia nella
mia memoria. nella .ij. dico quello che
amore pero mi facea. nella .iij. dico
degli effecti d-amore. la .ij. comincia
quiui. amor che. la .iij. quiui piangendo
usciuan.
[5] Questa parte si-divide in due
nell-una dico che tutti li-miei sospiri
usciuano parlando. nella .ij. dico che
alquanti diceano certe parole diver
se dagli-altri. la .ij. comincia quiui.
ma questi.
[6] per questo medesimo mo
do si-divide secondo l-altro cominciamento
saluo che-nella prima parte dico (quando)
questa donna era cosi uenuta nella
mia memoria et cio non dico ne l-altro;

[7]  ERa uenuta nella-mente mia? | la-gentil-donna che per suo
ualore? | fu posta da l-altissimo signore? | nel-ciel della hu
miltate oue e maria.  |
[8] Il-secondo cominciamentoe
ERa uenuta nella mente mia? | quella donna gentil chui piange
amore? | entro quel-puncto che il suo ualore? | ui trasse ad riguar
dar quel-ch-io facea? | [9]  amor che nella mente la sentia? | s-era sue
gliato nel destructo core? | et-diceua a sospiriandate fore? | per
che ciascun dolente sen partia? | [10]  Piangendo usciuan fuori
del-mio pecto? | con una uoce che souente mena? | le-lagrime do
gliose agli-occhi tristi? | [11]  Ma-quegli che n-uscian con-magior pena? |
uenien dicendoo-nobile intellecto? | oggi fa l-anno che-nel ciel salisti? |
[Capitolo 24]  [1] POi per alquanto tempo con cio fosse cosa che-io fosse in parte nella
quale mi-ricordaua del passato tempo molto staua pensoso/
et-con dolorosi pensamenti tanto che-mi faceano parere di fuori una
uista di-terribile sbigottimento. [2] Onde io accorgendomi del-mio
trauagliare leuai gli-occhi per uedere se altri mi-uedesse. Allora
uidi che-una-gentile donna da-una finestra mi riguardaua
si pietosamente quanto alla-uista che-tutta la-pieta pareua in
lei accolta. [3] onde con cio-sia cosa che quando li miseri ueggiono di
loro compassione altrui piu tosto si-muouono a lagrimare qua
si come di-se stessi auendo pietate Io senti allora li-miei occhi
cominciare ad uolere piagnere/ et pero temendo di non mostrare la
mia uile uita/ mi parti dinançi dagli-occhi di-questa gentile.
et dicea poi fra me medesimo/ egli non puo essere che con quella
pietosa donna non sia nobilissimo amore/ [4] et pero proposi di-dire u
no sonetto nel quale io parlassi a-llei. et-conchiudessi in esso tutto
[.cio che narrato.
]




Università degli Studi di Pavia
Dipartimento di Scienza della Letteratura e dell'Arte Medievale e Moderna
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