Beatrice
Edizione semi diplomatica 
 
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VNTo  [c. 44r]

cio che-narrato e in questa ragione. et-comincia il sonetto. Videro. et-c. (etera)
§ Videro gli-occhi et-c. (etera). Questo sonecto
e chiaro percio non si-divide.

[5]  VIdero gli-occhi miei quanta pietate? | era apparita en la-uostra fi
gura? | quando guardaste gli-acti et la-statura? | ch-io faccio per dolor
molte fiate? | [6]  allor m-accorsi che-uoi pensauate? | la-qualita della
mia uita obscura? | si-come giunse nello cor paura? | di dimostrar
con gli-occhi mia uiltate? | [7]  E tolsimi dinançi ad uoi sentendo? |
che si mouean le-lagrime dal-core? | ch-era sommosso dalla uostra
uista? | [8]  Io dicea poscia nell-anima trista? | bene e con quella don
na quello amore? | lo qual mi face anda>n<^r^ cosi piangendo;  |
[Capitolo 25]  [1] ADuenne poi che la douumque questa donna mi-uedea si fa
cea d-una uista pietosa et-d-uno colore palido quasi come d-a
more onde molte fiate mi ricordaua della mia nobilissima don
na che-di-simile colore si-mostraua tutta uia [2] et-certo molte uolte
non potendo lagrimare ne-disfogare la-mia tristitia io andaua per
uedere questa pietosa donna la-quale parea che-tirasse le-lagrime
fuori degli-occhi miei per la-sua uista [3] et pero mi uenne uolonta di-dire
anche parole parlando a-llei et-dissi questo sonetto. Color d-amore.
§ Color d-amore et-c. (etera)Questo sonecto
e chiaro percio non si-divide.

[4]  COlor d-amore et di pieta sembianti? | non preser mai cosi mira
bilmente? | uiso di-donna per-ueder souente? | occhi gentili et do
lorosi pianti? | come lo-uostro quale hora dauanti? | uedeteui la-mia
labbia dolente? | si-che per uoi mi-uien-cosa alla mente? | ch-io temo
forte non lo cor si schianti? | [5]  Io non posso tener gli-occhi distr>e<^u^cti? |
che-non riguardin uoi spesse fiate? | per disidero di pianger ch-egli-an
no? | Et uoi crescete si-lor uolontate? | che della uoglia si con
suman tutti? | ma-lagrimar dinançi ad-uoi non sanno? |
[Capitolo 26]  [1] IO uenni ad tanto per la uista di-questa donna che-gli miei oc
chi si-cominciarono ad dilectare troppo di-uederla onde mol
te uolte me-ne crucciaua nel-mio cuore/ et aueuamene per uile
assai [2] et piu uolte bestemmiaua la-uanita degli-occhi miei. et-diceua
loro nel mio pensieroHor uoi solauate far piagnere chi-uedea
la-uostra dolorosa conditione/ et hora pare che-uogliate dimenticar
lo per questa donna che-ui-mira. che-non mira uoi se-non in quanto le-pe
sa della gloriosa donna di-cui piangere solete. ma-quanto potete
fate che-io la ui-rimembrero molto spesso maladetti occhi/ che-mai
se-non dopo la morte non dourebbero le-uostre lagrime essere ristate.
[3] Et quando cosi aueua detto fra me medesimo agli miei occhi et li




Università degli Studi di Pavia
Dipartimento di Scienza della Letteratura e dell'Arte Medievale e Moderna
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