Beatrice
Edizione semi diplomatica 
 
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VNTo  [c. 31r]

ne una uolonta di-uolere ricordare lo nome di-quella gentilissima/ et a
compagniarlo di-molti nomi di donne/ et spetialmente del-nome di-que
sta gentile donna/ [11] et presi li nomi di .lx. le-piu belle donne della cit
ta oue la-mia donna fu posta dallo altissimo sire? et-compuosi una
pistola sotto forma di seruentese/ la-quale io non scriuero/ et non aure
i facta mentione se-non per dire quello che componendola marauigliosa
mente adivenne. cioe che in alcuno altro numero non sofferse il
nome della mia donna stare se-non in su il nono tra nomi di-queste
donne. [12] La-donna con la-quale io auea tanto tempo celata la-mia
uolonta conuenne che-ssi partisse della sopra detta citta et-andasse
in paese molto lontano/ per che-io quasi sbigottito della bella difesa
che m-era uenuta meno assai me-ne sconfortai piu che-io medesi
mo non aurei creduto dinançi/ [13] et pensando che-se della sua parti
ta io non parlassi alquanto dolorosamente/ le-persone sarebbero accor
te piu tosto del-mio nascondere proposi adumque di farne alcuna
lamentança in uno sonetto lo-quale io scriuero/ per cio che-lla mia
donna fu i(m)mediata cagione di-certe parole che nel sonetto sono
si-come appare ad chi lo-ntende/ et-allora dissi questo sonetto che-comincia;

[14]  O Voi che per la uia d-amor passate? | attendete et-guardate? | s-e
gli-e dolore alcun quanto il mio graue? | et priegho sol che
audir mi-soffriate? | et poi i(n)maginate? | s-io son d-ogni dolore ho
stello et chiaue? | [15]  amor non gia per mia poca bontate? | ma per su
a nobiltate? | mi pose in-uita si dolce et soaue? | ch-io mi-sentia
dir dietro spesse fiate? | deo per qual dignitate? | cosi leggiadro que
sti lo-core aue? | [16]  Hora o perduta tutta mia baldança? | che-ssi mo
uea d-amoroso tesoro? | ond-io pouer dimoro? | in-guisa che-di-dire
mi uien doctança? | [17]  Si che-uolendo far come coloro? | che per
uergogna cielan lor mancança? | di fuor mostro allegrança? | et-dentro
;  | [18] § O-uoi et-c. (etera) questo sonecto a-due parti princi
pali che-nella prima-intendo di chiamare
li fedeli d-amore/ per-quelle parole di yeremia
profeta. O uos omnes qui transitis per uiam attendite et
uidete si est dolor-sicut dolor meus. et pregare che
mi sofferino d-udire/ nella .ij. narro la
oue amore m-auea posto con altro inten
dimento che-l-estreme parti del-sonecto non
mostrano/ et-dico cio che-io. o perduto. la .
ij. parte comincia quiui. Amor non gia;
[Capitolo 3]  [1] Appresso il partire di-questa \\dallo-cor mistruggo et ploro
gentile donna fu piacere del-signore degli-angeli di-chia
mare alla sua gloria una donna giouane di gentile aspecto/
molto/ la-quale fu assai gratiosa in questa sopra detta citta. lo-cui
corpo io uidi giacere sença anima in meço di molte donne. le-qua
li piangeano assai pietosamente. [2] Allora ricordandomi che-gia
l-auea ueduta fare compagnia ad quella gentilissima non potei
sostenere alquante lagrime ançi piangendo mi proposi-di-dire alquan




Università degli Studi di Pavia
Dipartimento di Scienza della Letteratura e dell'Arte Medievale e Moderna
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